Bisogni Educativi Speciali

BISOGNI EDUCATIVI  SPECIALI

Alcune definizioni
DISABILITA’ (L 517/77 / L.104/92 = CERTIFICAZIONE)
• FISICHE
• SENSORIALI
• MENTALE E PSICHICA
• ALTRE (Orientamento e comunicazione …)
DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI (L. 170/2010 = DIAGNOSI)
• DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO-DSA
• DEFICIT DEL LINGUAGGIO
• DEFICIT DELLE ABILITÀ NON VERBALI
• DEFICIT DELLA COORDINAZIONE MOTORIA
• DEFICIT DELL’ATTENZIONE E DELL’IPERATTIVITÀ
• FUNZIONAMENTO COGNITIVO LIMITE (BORDERLINE COGNITIVO)
SVANTAGGIO (Dir. Min 2012 / Circ. Min. n.8 = CONSID. PEDAG. DIDATTIC.)
• SOCIO ECONOMICO
• LINGUISTICO-CULTURALE
• COMPORTAMENTALE RELAZIONALE


 

BES – Bisogni Educativi Speciali
L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è divenuta  d’uso corrente con la Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“.

Il significato è indicato dalla direttiva stessa : “L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzioneper una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.
L’utilizzo dell’acronimo BES sta quindi ad indicare una vasta area di alunni per i quali il principio della personalizzazione dell’insegnamento, sancito dalla Legge 53/2003, va applicato con particolari accentuazioni in quanto a peculiarità, intensività e durata delle modificazioni.

PAI – Piano annuale dell’Inclusività
Il PAI è un documento integrato al POF. Esso dovrebbe svilupparsi come natura sottostante ad ogni azione, emergendo da tutte le iniziative intraprese. Alla base del PAI, il concetto inclusivo da prediligere è quello di Education for all, eliminando ogni automatismo tendente a relegare i soggetti con bisogni educativi speciali entro uno specifico ambito.
Il Piano è riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno). Il Piano è discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e inviato ai competenti Uffici degli UUSSRR, nonché ai GLIP e al GLIR, per la richiesta di organico di sostegno, e alle altre istituzioni territoriali come proposta di assegnazione delle risorse di competenza, considerando anche gli Accordi di Programma in vigore o altre specifiche intese sull’integrazione scolastica sottoscritte con gli Enti Locali (C.M. del 6 marzo 2013).

GLI – Gruppo di lavoro per l’Inclusività
Il Gruppo è previsto dalla Circolare Ministeriale n. 8/2013 e sostituisce il GLHI. Tale gruppo ha il compito di rilevare la presenza dei BES nell’istituto, raccogliere e documentare gli interventi didattico-educativi, fornire consulenza e supporto ai docenti; effettuare una rilevazione e un monitoraggio del livello di inclusività dell’istituto, ed elaborare un Piano annuale per l’Inclusività (PAI) entro il 30 giugno di ogni anno scolastico.


 

Gli Strumenti
PEI – PDP

banner dsaIl PEI (PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO) è una programmazione individualizzata con obiettivi semplici e ridotti, generalmente,  diversi da quelli del gruppo classe. E’ consuetudine stilare il PEI per tutti quei soggetti che rientrano nella legge 104 del 92 e per i quali viene prevista l’insegnante di sostegno. Il PEI è collegato al PDF (PROFILO DINAMICO FUNZIONALE)

Il PDP (PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO) riguarda la PERSONALIZZAZIONE del percorso didattico adattandolo al modo di al mod di apprendere del ragazzo.  Un alunno con DSA, ad esempio, apprende per canali diversi pertanto ha bisogno di strumenti, metodologie e attenzioni particolari. Gli obiettivi, però, non vengono modificati, restano gli stessi del gruppo classe in cui è inserito, con modalità e tempi diversi.

Per gli  studenti stranieri di prima alfabetizzazione si può parlare di BES e quindi si può procedere alla stesura di appositi PDP. In particolare, nei casi di maggior problematicità, si chiede una segnalazione al referente BES per l’organizzazione di interventi ad hoc (corsi di Italiano base)

In Sintesi:
Un ragazzo certificato DVA (ai sensi della legge 104), a cui sono riconosciute ore con un docente di sostegno, riceve un PEI in cui si delinea il percorso educativo più adeguato.

Un ragazzo certificato DSA o BES (ossia dislessico e/o disgrafico e/o discalculico e/o disortografico e/o disprassico e/o di prima alfabetizzazione… ecc.) non ha un docente di sostegno di riferimento ma tutto il consiglio di classe redige un PDP in cui si evidenziano tutti gli strumenti compensativi e dispensativi materia per materia ove necessario.

Liberamente tratto dalla rete.